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pupi avati
Regista, scrittore e produttore cinematografico, Pupi Avati è uno dei maggiori protagonisti del cinema italiano degli ultimi anni. Dopo la laurea in scienze politiche all’Università di Bologna e una timida carriera jazzistica, nel 1968 debutta alla regia con Balsamus, l’uomo di Satana, inaugurando quel filone horror-grottesco ricorrente negli anni Settanta fino al successo de La casa dalle finestre che ridono (1976). Raggiunta la notorietà con alcuni sceneggiati televisivi (Jazz band, 1978; Cinema!!!, 1979), esplora l’universo dei legami affettivi e dei ricordi autobiografici in una delicata e malinconica atmosfera di provincia realizzando diversi film, tra i quali si evidenziano Una gita scolastica (1983), vincitore di cinque Nastri d’argento nel 1984; Impiegati (1985); Festa di laurea (1985); Regalo di Natale (1986); Storia di ragazzi e ragazze (1989), vincitore di un David di Donatello per la migliore sceneggiatura e di due nastri d’Argento; Bix (1991); Fratelli e sorelle (1992). Il regista rimane fedele alla personale poetica nostalgica, talvolta con toni di rimpianto e di amarezza, anche nella produzione dei due decenni successivi, da L'amico d'infanzia (1994) fino a Il cuore altrove (2003, premio David di Donatello per la regia); La rivincita di Natale (2003); Ma quando arrivano le ragazze? (2004); La seconda notte di nozze (2005); La cena per farli conoscere (2007); Il papà di Giovanna (2008); Gli amici del bar Margherita (2009); Il figlio più piccolo (2010); Una sconfinata giovinezza (2010); Il cuore grande delle ragazze (2011). Nel 2013 Avati pubblica l'autobiografia La grande invenzione e gira la serie televisiva Un matrimonio, ricostruzione di una storia familiare sullo sfondo della città di Bologna. Tra i suoi lavori più recenti va citata la pellicola Un ragazzo d'oro (2014). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo Il ragazzo in soffitta.
ROMA 2016
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