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kwame anthony appiah
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kwame anthony appiah
Di madre inglese e padre ghanese, Appiah è nato a Londra e ha vissuto prima a Kumasi, in Ghana, poi a Cambridge dove ha conseguito un dottorato in Filosofia; oggi risiede a New York. Filosofo e storico della cultura africana, negli anni si è occupato di letteratura e filosofia del linguaggio, ma anche di razzismo, identità e teoria morale, nell’ottica di un umanesimo liberale e di uno spirito cosmopolita. Tra i suoi libri si evidenziano In My Father’s House (1992), The Ethics of Identity (2005), Cosmopolitanism - Ethics in a world of strangers (2006), (Cosmopolitismo - L’etica in un mondo di estranei, 2007), Thinking It Through: An Introduction to Contemporary Philosophy (2003), (Quell’x tale che…”. Introduzione alla filosofia contemporanea, 2009). Più recenti sono The honor code - How moral revolutions happen (2010), (Il codice d’onore - come cambia la morale, 2011), Lines of Descent: W. E. B. Du Bois and the Emergence of Identity (2014). Appiah è anche autore di tre romanzi gialli. Docente presso numerose università americane, tra cui la New York University, è stato Rockefeller University Professor di Filosofia a Princeton. Presidente del PEN American Center dal 2009 al 2013, è stato insignito dal presidente Obama della National Humanities Medal nel 2012. Da ottobre 2015 è autore, insieme a Amy Bloom e Kenji Yoshino, della rubrica settimanale “The Ethicist” del “New York Times”.
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