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hanan al-shaykh
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hanan al-shaykh
Hanan Al-Shaykh è una delle voci più coraggiose e autorevoli della letteratura araba contemporanea, molto amata dal pubblico e dalla critica e tradotta in 28 lingue. Nata e cresciuta in Libano, ha studiato al Cairo. Tornata a Beirut, ha lavorato come giornalista fino al 1975, quando, allo scoppio della guerra civile, si è trasferita in Arabia Saudita. Oggi vive a Londra. Ha scritto sette romanzi, tra cui The Story of Zahra (1980, trad. ingl. 1994) (Mio signore, mio carnefice, 2011), inizialmente rifiutato dalle case editoriali arabe e censurato nei paesi islamici; Women of Sand & Myrrh (1982, trad. ingl. 1992); Only in London (1986, trad. ingl. 2001) (Fresco sulle labbra, fuoco nel cuore, 2013), ritratto originale della società multietnica contemporanea e finalista all’Independent Foreign Fiction Prize; Beirut Blues (1992); la raccolta di storie I Sweep the Sun off Rooftops (1994, trad. ingl. 2001), e una toccante biografia di sua madre Kamila, The Locust and the Bird (2004, trad. ingl. 2009) (La sposa ribelle, 2010), bestseller in patria e successo di critica in tutto il mondo. La sua è una denuncia senza mezzi termini delle difficoltà della condizione femminile in una società araba ancora rigidamente conservatrice e delle tensioni politiche durante la guerra civile in Libano. La Al-Shaikh ha scritto due testi teatrali, Dark Afternoon Tea and Paper Husband. Nel 2013 ha pubblicato One Thousand and One Nights, rivisitazione e adattamento teatrale di alcune storie tratte dal leggendario Alf Layla Wa Layla - the Arabian Nights, su commissione del regista Tim Supple, messa in scena a Toronto e a Edinburgo.
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