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dacia maraini
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dacia maraini
Figlia dell'orientalista Fosco, ha trascorso l'infanzia in Giappone dove, tra il 1943 e il 1946, fu internata con la famiglia nel campo di concentramento giapponese di Nagoyo. È autrice poliedrica di narrativa, poesia, teatro e saggistica, oltre che regista cinematografica e teatrale. Acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, ha spesso delineato nelle sue opere figure femminili complesse e determinate, inserite in una più ampia riflessione su molteplici temi sociali affrontati in un’ottica storica con stile chiaro e realistico. Tra i suoi libri più noti Memorie di una ladra (1972); Donna in guerra (1975); La lunga vita di Marianna Ucrìa (premio Campiello 1990); Voci (premio internazionale Flaiano 1994); il volume di racconti Buio (premio Strega 1999); Colomba (2004); Passi affrettati (2007), dedicato al tema della violenza sulle donne, dal quale l'anno successivo viene tratto lo spettacolo, da lei scritto e diretto, messo in scena in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne; Il treno dell'ultima notte, (2008); La ragazza di via Maqueda (2009); La grande festa (2011). Nel 2012 è stata insignita del premio Fondazione Campiello alla carriera; nello stesso anno ha pubblicato la favola a fumetti La notte dei giocattoli, illustrata da D. Bonomo, e il libro di racconti L'amore rubato, mentre è del 2013 la biografia Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza. Appassionata di teatro, ha collaborato con diversi gruppi sperimentali e fondato compagnie teatrali.
ROMA 2015
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