Hanif Kureishi nasce a Londra il 5 dicembre del 1954 da padre pakistano e da madre inglese. Sin dalle prime opere dimostra un profondo acume introspettivo nel raccontare le esperienze urbane di multiculturalismo, i sincretismi e le contaminazioni. I suoi romanzi, che affrontano temi quali l’emarginazione delle minoranze e le relazioni che si intrecciano nelle nuove società multietniche, gettano uno sguardo lieve e ironico eppure estremamente analitico sulle complesse dinamiche della contemporaneità; esemplari Il Budda delle periferie (1990) e il più recente The Mother (2003). Dopo gli studi in filosofia presso il King’s College di Londra, inizia a essere apprezzato come drammaturgo. Esordisce in teatro nel 1980 con The Mother Country e The King and Me e successivamente con Outskirts e Borderline. Il grande successo internazionale arriva dal cinema, quando la sua sceneggiatura di My Beautiful Laundrette (diretto da Stephen Frears nel 1984) riceve una nomination all’Oscar. Successivamente, Intimacy, portato sul grande schermo da Patrice Chéreau, vince l’Orso d’oro al Festival di Berlino. Il film Venus (2006) vale a Peter O’Toole la nomination al Golden Globe e all’Oscar. Il suo romanzo più recente è L’ultima parola (The last word 2013). I suoi libri sono pubblicati in Italia da Bompiani.