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paolo sorrentino
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paolo sorrentino

Fin dagli esordi, Sorrentino si distingue per lo stile rigoroso e la lucida capacità di interpretare la decadenza dell’Italia negli anni Ottanta attraverso personaggi forti, originali, eccentrici. Proveniente dal mondo della sceneggiatura (nel 1997 vince il premio Solinas con Dragoncelli di fuoco e nel 1998 scrive il copione di Polvere di Napoli con Antonio Capuano), debutta dietro la macchina da presa con L'uomo in più (2001) che vince il Nastro d’Argento per il miglior regista esordiente. Nel 2004 Le conseguenze dell'amore, presentato al Festival di Cannes, ottiene numerosi riconoscimenti, tra cui cinque David di Donatello e tre Nastri d'Argento. Il regista torna a Cannes con L’amico di famiglia nel 2006 e quindi nel 2008 con Il divo, libera rivisitazione della figura di Giulio Andreotti, che vince il premio della giuria. Da marzo scorso è nelle librerie italiane il suo primo romanzo, Hanno tutti ragione, finalista per il Premio Strega, elogio della società del consumo e dell’abuso, il cui protagonista, Tony Pagoda, è ispirato al memorabile Toni Servillo con parrucca rossiccia e Ray-Ban azzurrati de L’uomo in più.

CAPRI 2010
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